“Con questo progetto stiamo facendo un investimento che guarda al futuro ma che può produrre risultati in tempi molto rapidi”. È quanto ha affermato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, nel corso della sottoscrizione del Protocollo d’Intesa tra Mims, Regione del Veneto e Concessioni Autostradali Venete (CAV) sull’“Hyper Transfer”, il sistema di trasporto super veloce a guida vincolata, che sarà sperimentato in Veneto nei prossimi anni.
“Nel Veneto e in tutta Italia – ha proseguito il Ministro – abbiamo grandi centri di innovazione, dalla quale dipende il nostro futuro. Nei prossimi cinque anni, orizzonte temporale degli investimenti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sperimenteremo e attueremo anche i primi trasporti ferroviari a idrogeno o ibridi, che risolvono il problema dei costi relativi all’elettrificazione delle linee”.
“Hyper transfer è un mezzo di trasporto relativamente piccolo e compatto oltre ad essere una soluzione sufficientemente flessibile e che non comporta enormi difficoltà di realizzazione”, ha detto ancora Giovannini. “Con CAV abbiamo già identificato vantaggi e possibili criticità sulle quali lavoreremo insieme”.
Il sistema di trasporto Hyper Transfer consiste nel trasferimento di merci in container e persone attraverso un tubo, nel quale viaggiano capsule isolate dall’esterno e spinte attraverso sistemi di propulsione e sospensione garantita dalla lievitazione magnetica. In questo modo è possibile mantenere la differenza di pressione con l’esterno e raggiungere velocità superiori ai 1000 km/h.
La firma del protocollo d’intesa dà il via ad un percorso che prevede, entro i prossimi mesi, la pubblicazione di un avviso da parte di CAV per raccogliere la manifestazione di interesse delle imprese o dei raggruppamenti di imprese interessate a realizzare il progetto.
Entro la fine dell’anno, sulla base delle offerte ricevute, CAV procederà a individuare il partner per realizzare uno studio di fattibilità, entro l’estate 2023.
I passaggi successivi prevedono lo sviluppo della progettazione e la realizzazione di un test truck per ottenere la certificazione del sistema, prima dell’avvio ufficiale del primo Hyper Transfer System d’Italia, entro il 2026.
“Lo slogan scelto “Future Mobiliy Now” è perfetto – ha concluso il Ministro – perché dobbiamo ragionare e programmare per il futuro, ma dobbiamo farlo adesso”.
Che cosa inutile, la levitazione magnetica è già complicata di suo ed in questo momento non ne esistono di sistemi moderni commercialmente attivi in Europa… adesso noi italiani ci mettiamo anche a complicare ancora di più questa tecnologia mettendo tutto in un’ambiente a bassa pressione?!
Poi parlano di trasporto merci ma “mercitalia Fast” non mi sembra abbia avuto molto successo sarà che forse le compagnie di logistica preferiscono un network più ampio ed a larghi volumi rispetto alla capacità di mandare un container molto velocemente in un punto? poi bho facciano loro, ma la naturale progressione mi sembrerebbe allargare il network a 300km/h integrandolo con l’Europa, valutare la velocizzazione di certi collegamenti con le tecnologie a levitazione magnetica “standard” e poi magari fra 40 anni se ne riparla…